Formello e' un paese vicinissimo alla Capitale, una ventina di chilometri dalla zona nord-ovest. E' tra i pochi centri urbani assimilabili al territorio che una volta comprendeva l'area di Veio nonostante non sia li' che la famosa citta' avesse le proprie fondamenta.
Da qualche anno a questa parte, coi restauri di alcuni dei locali di palazzo Chigi, nel cuore del centro storico, sovente vengono organizzate deliziose mostre a vario titolo, non ultima quella dedicata alla religione dei popoli italici con particolare attenzione appunto a quella praticata dagli Etruschi.
|
Uhm... dove ho gia' visto questa (mia) foto, identica? |
| |
La mostra "UOMINI E DEI", un evento tra l'altro itinerante, non e' articolata sull'esposizione di reperti o documenti d'epoca, bensi' su una serie di grandi pannelli che si snodano per le due sale proponendo un percorso conoscitivo incentrato sul tema del “sacro” nell'Italia centrale tirrenica. Ciascuno illustra un argomento legato alla religione e ad aspetti ad essa correlati: i riti, la mitologia, ma non solo. Le costruzioni, la quotidianita' e non ultima l'arte rappresentata da ragioni di statue, dipinti e templi. Gli argomenti trattati spaziano nell'universo della religione antica con un occhio comunque anche alle consuetudini cui era legata ad esempio per i giochi, le occasioni di festa ed ovviamente per i cerimoniali funebri.
L’obiettivo e' quello di spiegare le ragioni delle scelte compiute nel corso della storia del sacro, dalle origini delle grotte e caverne preistoriche nell’area centro italica, fino allo sviluppo nell’area del Mediterraneo nell'arco del I millennio a.C. La mostra ha anche la funzione di presentare alcuni confronti e paragoni, mettendo in evidenza le influenze dirette o indirette che altre civiltà presenti nel bacino del Mediterraneo hanno avuto sui popoli dell'Italia pre-romana. Si inizia con il pannello di presentazione dei curatori per proseguire con la pratica dei culti, l'architettura, i santuari, la mitologia, la cosmologia.
Tra le immagini, ho trovato interessante, specialmente come rievocatrice storica, questa a destra che raffigura la forma delle lucerne etrusche del VI-V secolo a.C.
In genere se ne vedono solo di romane o cristiane dei primi secoli e se ne vendono un po' ovunque delle riproduzioni abbastanza fedeli.
Ma quelle etrusche... che stile, eh?
Un altro paio di cose che hanno colpito la mia attenzione sono state (perdonate le foto indegne ma al momento non ho una fotocamera piu' decente) la descrizione dei bronzetti della stipe di Brolio , i cui copricapi mi avevano sempre un po' incuriosita e che ho scoperto essere in realta' dei perni da incastrare come supporto di un mobile o di qualche sofisticata suppellettile; le dimensioni di alcune statue che dovevano essere poste all'ingresso di una tomba a Ceri e lo scopo del poggiapiedi;
il confronto delle dimensioni di alcuni templi, probabilmente tutti del tipo tuscanico, tra i piu' famosi del Lazio etrusco.
L'ultimo pannello infine e' dedicato all'aruspicina e scienze connesse con l'immancabile proiezione schematica del fegato di Piacenza sulla quale interpretazione non mi dilungo visto che il web ne ragguaglia in modo vario ed abbondante su diversi siti che trattano di etruscologia (o paranormale e scienze occulte ahime'!).
Si e' un po' sentita la mancanza di un opuscolo da poter consultare e portar via come ricordo e come piacevole lettura a casa. Purtroppo l'unico disponibile era esposto all'uso di tutti all'ingresso della mostra: un peccato anche perche' era davvero ben fatto!
SLIDESHOW DELLE FOTO
Nessun commento:
Posta un commento