Di Barbarano Romano s'e' trattato gia' qualche tempo fa per il resoconto dell'escursione alla necropoli di San Giovenale. Stavolta l'attenzione e' stata rivolta al piccolo museo cittadino che di quella ed altre necropoli conserva i corredi funebri trovati. La giornata soleggiata ma freddissima non era l'ideale per spostarsi, tuttavia come si suol dire... carpe diem! Prima di arrivare e' stata d'obbligo una sosta dal "Mercante in fiera", rigattiere in quel di Capranica dove l'ultima volta ho trovato un grazioso vasetto simil-etrusco ed una splendida collana con perle di vetro riciclato del Ghana assolutamente adatte a riprodurre una collana di vetro etrusco simile ad una esposta a Villa Giulia! Stavolta pero' non c'era molto da esaminare di nuovo per cui tornero' a dare un'occhiata quando la temperatura salira' di qualche grado.
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Collana in pasta vitrea (Villa Giulia - Roma) |
Al museo il custode gentilissimo mi ha lasciata tranquilla ad osservare il contenuto delle teche. Il museo e' piccino, un grosso stanzone ben curato che perlopiu' conserva reperti provenienti dalla tomba Cima e dintorni. Ci sono reperti anche precedenti al VI sec. sempre pervenuti da scavi nel territorio.
Nelle prime teche sono esposti reperti di epoca villanoviana con due bellissimi cinerari biconici, uno dei quali ha il coperchio che riproduce il classico elmo "a calamaro". Poi coppe e tazze di varie fogge nonche' gli "antenati" dei piattelli Genucilia. Una borraccina in bucchero fa graziosa mostra di se'. Una kylix attica ad "occhioni" invita a girare l'angolo per presentare reperti del periodo arcaico tra i quali uno splendido stamnos a figure nere con coperchio. Da notare anche un calice di bucchero con il piede smontabile (forse per riporlo o trasportarlo meglio?). Proseguendo si possono vedere testimonianze anche ellenistiche (terrecotte votive) o di provenienza falisca come due splendide patere umbilicate o uno skyphos con un volto di donna, modello la cui tipologia presente anche altrove in Etruria avra' di certo ispirato in seguito ceramisti e pittori rinascimentali.
In questo periodo mancano del tutto i reperti di metallo, ferro o bronzo, poiche' sono stati sposatati altrove per dei restauri ed interventi di conservazione.
E' possibile vedere anche qualche sarcofago di fattura non proprio notevole ma e' interessante l'esposizione di un leone in peperino e un cippo di tufo a forma di obelisco, alto tre metri, del IV secolo a.C. sembra abbastanza comune come segnacolo per le tombe nobiliari della zona.
Le info per la visita (conviene telefonare prima) le trovate QUI.
In tutto questo godetevi le fotografie nello slideshow di seguito oppure, cliccando sull'icona di Picasa all'angolo, direttamente sul sito!
Oh oh! Per rinfrancarvi un po' della bella visita e magari del giro del paese che vale sempre la pena, uscendo per tornare a casa lungo via IV novembre fermatevi al piccolo panificio Belli per un po' di pizza o qualche sacchetto di biscotti locali da portare via come souvenir e pasteggiare in onore degli Etruschi che sono vissuti li'. Credetemi, non ve ne pentirete!